Auto storica e simbolica, nella versione piu' conosciuta degli anni '70, nata in america in casa Mercury, monta un motore derivato dal più grande monoblocco Ford: il V6 3.6L della Mustang.
Questa nuova edizione di casa Detroit rispecchia una rivoluzione e non presenta linee ne europee ne americane, ma in casa America gode di grande fama come qui da noi per il nostro più popolare Coupè.
Nel secondo semestre '99 inizia la commercializzazione per la prima volta in italia tramite la rete Ford, per poi terminare nella metà del 2001 con poco più di 1.000 esemplari venduti nel territorio nazionale, la Cougar è stata abbandonata a se stessa con conseguente abbassamento a valori ridicoli del valore di mercato e rialzo dei costi di manutenzione.
La sua conCezione particolare ne rende impossibile o estremamente costosa la personalizzazione/riparazione, ostacolo ovviabile solo dalle enormi risorse americane e dalle non più difficili operazioni di importazione.
Il nome è tratto dall'omonimo Leone Americano (appunto il Cougar), che rispecchia uno dei classici simboli nei quali agli Americani piace impersonificasi: come ad esempio il Mustang, il Cobra, la Corvette, la Viper, ecc...
Ovviamente in Italia sono state commercializzate solo le prime serie, quelle con molti problemi e difetti. In america tali difetti sono stati corretti gratuitamente con dei richiami (recalls) della casa costruttrice; qui ovviamente sono a pagamento. I fari che si appannano, cigolii vari ai finestrini, pompa dell'acqua con rotore pericolosamente in plastica, cigolii e rumori vari ai freni e alla valvola dell'aria, interruttore degli stop, pompa della benzina e galleggiante, ecc... ecc... Ovviamente il modello del 2000, oltre che a presentare il logo Mercury al posto di quello Ford, ovviava a tutte queste piccole grandi noie.
Quasi tutti i modelli italiani prevedono il "Luxury Pack" (la mia prima invece era una delle pochissime con lo "Sport Kit"), e spesso avevano un fastidioso e cigolante collettore della marmitta che dovrebbe essere montato solo sui modelli con cambio automatico. Le stesse centraline sono regolate per il cambio automatico (ricordiamoci che in America il cambio manuale è a scarsissima richiesta...), ed il sistema della gestione luci è diverso.
Ad inizio 2000, in germania ed inghilterra è stata commercializzata la versione SVT (Sport Veichles Team) o ST200 (le uniche presenti in Italia sono state importate), che vanta le seguanti differenze: dei collettori di aspirazione lievemente piu grandi (di 2mm), un filtro aria diretto, alberi a camme modificati per un maggiore rendimento, uno scarico doppio per migliorare la fuoriuscita dei gas, degli ammortizzatori doppi (olio e gas) ribassati, una barra duomi posteriore, tappezzerie e cruscotto personalizzati e dei cerchi da 17". Ah, dimenticavo: 205CV invece dei 170CV classici...
Visto il grande successo negli U.S.A. e dei risultati soddisfacenti in Germania ed Inghilterra, viene presentato nella fine del 2001 (poco dopo il ritiro ufficiale dai listini Italiani) il primo restyling di questa auto: un nuovo paraurti anteriore, lo spoiler posteriore di serie, nuovi cerchi e colore della strumentazione, oltre che a dei nuovi gruppi ottici cromati che (finalmente) eliminano totalmente i problemi dei precedenti.
E non poteva mancare la versione speciale "anniversario" denominata C2 che vanta fondamentalmente ritocchi estetici minori (se per "minori" intendiamo anche le classiche fasce colorate che attraversano tutta la carrozzeria superiore...) nelle colorazioni e nei dettagli e nuovi abbinamenti cromatici degli interni.