La prima Skyline venne prodotta dal 1969 al 1972 (in versione sedan, cioè 4 porte). Era equipaggiata con un motore di 2000cc (il nome che viene riportato di tale motore è S20) capace di erogare 160 cv (120 kw) a 7000 giri e 118 Nm di coppia, la trazione era posteriore e il cambio era un 5 marce. Nel 1971 venne prodotta anche la versione coupè (infatti tutte le Skyline GT-R, fino alla versione GT-R 34, derivano da un’auto di serie)
La seconda versione venne prodotta dal 1972 al 1977, mantenendo le solite caratteristiche tecniche, ma fu venduta in pochi esemplari (voci dicono solo 197) e la colpa fu attribuita alla crisi che c’era in quel periodo.
Dopo questa versione, la Skyline GT-R scomparve (perché le prime due versioni di Skyline non erano Nissan, ma di una casa automobilistica più piccola che fallì. In seguito al fallimento, venne comprata dalla Nissan, la quale si accaparrò anche i diritti sul nome Skyline)
La sigla GT-R riapparve nel 1989, quando, all’epoca, Nissan correva nelle gare giapponesi del Gruppo A. Infatti la Nissan correva, dall’anno prima, con la versione GTS-R, ma Nismo decise di ritirarla in favore di un’auto più competitiva. Così nacque la GT-R 32 (BNR32), la quale aveva il compito di essere la auto da corsa più forte e competitiva di tutto il Gruppo A. Inizialmente Nismo studiò un motore di 2350 cc, un sei cilindri in linea turbocompresso, in grado di erogare 313 cv e trasmessi a terra da una trazione posteriore. Ma per regolamento, le versioni con motori turbo dovevano essere considerate con multiplo di 1.7 (cioè 2350x1.7=3995). Infatti venne messa nella categoria 4000cc, ma in questa categoria la GT-R 32 non poteva gareggiare, a causa del suo peso, minore di quello previsto dal regolamento per la categoria. Così la Nismo, decise di adottare un sistema di trazione integrale, creato da loro, chiamato ATTESA E-TS.
Ma, a causa di ciò, il peso diventò superiore di circa 100kg rispetto le altre auto, e così risultava svantaggiata. Quindi Nismo prese l’ulteriore decisione, di incrementare la cilindrata a 2600cc (è grazie a questo che l’ RB26DETT è così robusto, perché è stato studiato come motore da corsa, e successivamente importato nelle versioni stradali;) ) e grazie a questo venne messa nella classe 4500, dove le auto partecipanti avevano un peso vicino o uguale alla Skyline. L’auto fu messa in vendita, per uso stradale, dal l989, ma per regolamento del Gruppo A, la Nissan fu costretta a mettere in vendita una versione più simile a quella usata per gareggiare. Tale versione fu chiamata Skyline GT-R “Nismo Edition”, e comprendeva un paraurti studiato per favorire l’afflusso d’aria all’intercooler, un piccolo spoiler all’inizio del cofano per convogliare maggiore aria nel vano motore, e uno spoiler addizionale per aumentare l’effetto “down force” dell’aria. Nel 1990 immatricolò, per uso stradale, 560 unità di questa versione (per regolamento dovevano essere almeno 500) e così iniziò a gareggiare. Nel 1991 venne introdotta un’altra versione, che fu realizzata per le gare interne del gruppo N1, e da qui il suo nome Skyline GT-R N1. Le modifiche più sostanziali furono nel motore, in modo tale da corrispondere con le specifiche N1, e l’alleggerimento, avvenuto attraverso l’eliminazione dell’ABS, dell’aria condizionata, di molte tappezzerie interne e del sistema audio. Questa versione, inoltre, fu prodotta in 228 unità soltanto con colorazione bianca.
Nel 1993, per celebrare la vittoria nel gruppo N1, Nismo introdusse la versione V-Spec (Victory Specification). Nella V-Spec furono introdotti dei freni più potenti della Brembo e fu migliorato il sistema ATTESA E-TS (la trazione integrale), e cerchi BBS con misure 235/45/17. Nel 1994 venne introdotta la versione V-Spec2, che si differenziava dalla V-Spec solo per la misura dei pneumatici di 245/45/17.
Nel 1995 fu introdotta la versione successiva (BNR33) , la quale manteneva le stesse caratteristiche tecniche, eccetto per il cambio che fu irrobustito e per la pompa dell’olio che, nella versione precedente, con modifiche più pesanti tendeva a rompersi. Inoltre venne incrementata anche la coppia motrice. Venne lanciata sul mercato in 2 versioni: GT-R33 e V-Spec. Quest’ultima era più pesante di 10 kg rispetto alla versione normale, adottava il sistema ATTESA E-TS PRO e un sistema ABS più sofisticato, che rendeva ogni ruota indipendente dalle altre. Quasi contemporaneamente venne introdotta anche la versione V-Spec N1, che era studiata (come la precedente) per contenere il peso attraverso l’eliminazione delle cose “superflue”. Inoltre nella versione N1 il motore venne ulteriormente irrobustito.:eek:
Fine parte 1
Parte 2Nel 1997 venne prodotta, in soli 98 esemplari, una versione speciale chiamata 400R, dove R stava per Racing. Aveva il motore potenziato attraverso turbine con pressione maggiore, intercooler maggiorato, scarico modificato, e altri particolari. Grazie a questo, generava una potenza di 400 cv e 34.7 kgm
, e raggiungeva una velocità di 300 km/h con uno scatto sullo 0-100 di soli 4secondi:eek:. Venne prodotta anche una versione a 4 porte per il 40simo anniversario della Nissan.
Nel 1999 infine nasce la GT-R 34 (BNR34): viene da subito presentata al pubblico in 2 versioni, la GT-R 34 e la V-Spec.
N.B. Il copri valvole (la testa) viene dipinta di rosso, anziché nero opaco.
Una nuova caratteristica della GT-R 34 è lo schermino lcd multi funzione, posizionato al centro plancia, nella parte in alto. Con questo “strumento” si possono leggere, in tempo reale, 7 valori del motore e dell’auto in generale quali: pressione dei turbocompressori (1.2 bar max), temperature dell’olio e acqua, misuratore di “G” (forza di accelerazione e forza laterale, espressa in G, generata in curva) e altre cose (che non ricordo). La V-Spec ne ha 2 in più, una delle quali è la temperatura dei gas di scarico (l’altra non la ricordo) Inoltre la versione Nismo (Multi-function Displays, il nome dello schermino) include il tempo sul giro e il misuratore del turbo è stato incrementato a 2 bar. Inoltre come per la R33, la GT-R 34 V-Spec ha il sistema ATTESA E-TS Pro e l’ Active LSD al posteriore, mentre le GT-R standard hanno l’ATTESA E-TS “semplice”. La V-Spec, inoltre, comprende un diffusore anteriore in plastica (che copre la parte inferiore del motore), e anche un diffusore in carbonio nella parte posteriore, per far scorrere meglio l’aria sotto la vettura. Un’ulteriore versione è la M-Spec (Manufacturer Special o per alcuni Man Special, cioè intesa per chi cerca un’auto potente ma votata più all’eleganza che alla sportività, quindi un pubblico presumibilmente più adulto.), una versione più accurata e rifinita (ma più pesante) con interni in pelle e sedili anteriori riscaldabili…:eek:
Come per la R32 e R33, anche per la R34 venne costruita la versione N1, con la solita eliminazione di cose superflue per ridurre il peso. Con questa nuova R34 N1 troviamo anche un motore N1 con nuove specifiche (molto più robusto rispetto ai suoi predecessori, anche a livello di monoblocco:shock:)
Questa versione fu prodotta in soli 45 esemplari, 12 dei quali li prese Nismo per le sue gare, e le altre vennero vendute a team di varie squadre e preparatori.
Nel 2000 venne introdotta la V-Spec 2, alla quale vennero rese più rigide le sospensioni (anche rispetto alla V-Spec), vennero adottati freni di diametro maggiore al posteriore. Inoltre fu montato un cofano in carbonio, molto più leggero rispetto a quello in alluminio delle altre versioni
. All’interno spiccano la plancia in iridio (metallo bianco-argenteo, molto duro, appartenente alla famiglia del platino) e la pedaliera sportiva in alluminio (da lì in poi estesa anche alle versioni normali e V-Spec)
Nel 2002 la Nissan diede vita all’ultima versione della GT-R34, la versione Nur (Nur sta per Nürburgring, famosa pista tedesca, dove è stata studiata e testata questa versione) Questa versione è suddivisa a sua volta in due versioni: V-Spec 2 Nur e M-Spec Nur, basate rispettivamente sulle versioni V-Spec 2 e M-Spec. La Nur adotta il motore con specifiche N1 (riconoscibile dal colore oro-argenteo) ma ulteriormente migliorato ed irrobustito (ancora di più:sbavsbav:). Dettagli supplementari sono i colori delle cuciture negli interni diversi e il contachilometri con velocità massima di 300km/h.
All’incirca due anni dopo la fine della produzione, la Nismo diede vita alla Nismo Z-Tune la quale utilizzava come base di partenza le V-Spec 2 (usate da privati e comprate dalla Nismo) Il motore era il classico RB26DETT (Race Breed 2.6 Dohc Electronic TwinTurbo), ma con la sigla Z1 e Z2 (la prima Z-Tune era nata nel 2003, e poi prodotta in 20 esemplari nel 2004 le Z2). Infatti si differenziava dagli altri per l’incremento di cilindrata (da 2600 a 2800cc) apportatogli, da turbine più performanti e da una potenza massima ottenuta di circa 500 cv e 55kgm di coppia:pilota:. Inoltre sulla Z-Tune venne usato in modo massiccio il carbonio, tra cui l’albero di trasmissione, irrobustimenti dei duomi anteriori e posteriori (al posteriore saldati tra loro da un “blocco” di carbonio) cofano con presa d’aria inedita, parafanghi anteriori maggiorati con sfoghi di calore (sempre in carbonio). Infine vennero rese più “pistaiole” anche le sospensioni e i freni Brembo. Per finire all’interno troviamo sedili e volante in pelle con inserti e cucitore rosse. Come detto in precedenza la Z-Tune fu prodotta in soli 20 esemplari (uno dei quali sembra sia andato in Australia, ma che, in seguito ad un brutto incidente, che ha distrutto la macchina, la Nismo se la sia ripresa, anziché lasciarla demolire) Il prezzo di questo mostro si aggirava intorno ai 130000€.
Attualmente è iniziata dal 2007 la produzione della GT-R 35, la quale però ha perso il nome Skyline, perché a differenza delle altre, questa non deriva da nessun’altra auto.
Fine, questa è la storia e le versioni della Skyline GT-R, o almeno credo;)
foto e descrizioni provenienti dal forum WWW.wrcmania.com